Uno dei punti cardine del Surrealismo di Breton è il concetto di liberazione da ogni vincolo, limite, etichetta e canone artistico ed il mondo da cui meglio scaturisce questo senso di assoluta libertà e’ senz’altro il sogno.
Una Libertà svincolata dalle canoniche concezioni di spazio e tempo ed un mondo che dispone di svariati mezzi di espressione, svariate immagini provenienti dalla realtà o abbondantemente prodotte dalla fervida immaginazione.
L’importanza del sogno va di pari passo con la ricerca di tutto ciò che proviene dalla psiche, dalla sfera del sentimento e delle sensazioni, finalmente istintuale e spontaneo.
Tutto quello che scaturisce dal subconscio, tramite ciò che è stato definito Automatismo psichico, per il Surrealismo è libero di esprimersi sfuggendo al controllo della ragione, risulta purificato da ogni genere di sovrastruttura, arriva immediato e naturale ed offre linguaggi sconosciuti, nuovi, frutto di molteplici visioni, portatori di messaggi che risultano infiniti come infinite poi sono le interpretazioni soggettive.
Second Life è un mondo estremamente reale, luogo d’incontro, approfondimento e conoscenza, ma che può facilmente rappresentare in arte un meraviglioso strumento di creazione e creatività.
E’ un mondo che dispone di uno sconfinato patrimonio di oggetti che ormai fanno parte integrante della quotidianità degli avatars.
Di vecchia fattura come Sculpts o di nuova generazione Mesh, sottendono ormai ad un uso convenzionale, tradizionale e ricorrente, ma in Arte possono uscire dalla costrizione della consuetudine perseguendo alcuni concetti familiari al Surrealismo per trasformarsi, rigenerarsi in qualcosa di assolutamente inconsueto, spiazzante e misterioso.
Nel Surrealismo l’intento è quello di dislocare oggetti ed immagini dal loro assetto convenzionale, affiancandoli spesso quando estremamente differenti tra loro per utilizzo e natura, al fine di produrre in chi osserva un senso di incertezza che induce allo scollegamento dal pensiero comune, considerato come annullamento dell’affermazione individuale.
Il giocoso e libero assemblare di immagini ed oggetti, in modo istintuale e spesso addirittura caotico, è di forte impatto, genera stupore, disagio, meraviglia, un susseguirsi di sensazioni tali da provocare il desiderio di ricerca cognitiva, interpretativa.
L’arte per chi la crea e per chi la fruisce diviene immediatamente affermazione di se’, fuori da contesti preconfezionati.
“Bello come l’incontro casuale tra una macchina da cucire e un ombrello su un tavolo operatorio”. – Comte de Lautréamont, Les Chants de Maldoror.
Second Life, come il Sogno, rappresentando un’abbondante cornucopia di oggetti facilmente utilizzabili e modellabili, può tramutarsi in un mondo capace di originare creatività surrealista fuori dalla consuetudine di spazio e tempo, cosi’ come vengono concepiti nella realta’.
Si presta molto bene alla realizzazione di un genere di scultura in cui possiamo accostare oggetti di qualsiasi forma e struttura, giocando ad affiancarli, mescolarli, anche se estremamente differenti tra loro, alla ricerca di nuovi gusti estetici e linguaggi.
Non esiste alcun vincolo estetico, non vi sono limitazioni logistiche o di tempo, fruibili da chiunque, in qualsiasi parte del mondo.
Sono assolutamente certa del fatto che chiunque possa misurarsi con la creatività ed anzi penso che su Second Life, proprio per le opportunita’ che offre, sia quasi un dovere di tutti perlomeno provare ad accedere a questa idea di scultura virtuale come momento di libertà assoluta nel creare, trasformando i sogni vissuti o i puri movimenti istintuali in immagini 3D da guardare, attraversare, esplorare, godere nelle connotazioni piu’ fantasiose.
Cosi’ come nel mondo reale scultori, pittori, disegnatori, fotografi continuano ancora oggi a farsi ispirare dalla libertà creativa, provocatoria e spiazzante del Surrealismo, cosi’ possiamo approcciarci agli stessi concetti su Second Life per trasferire la nostra spontaneità in un gioco di creazione e fruizione in cui condividere e scambiare impressioni e sensazioni.